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Percorso di Quaresima

Agnello di Pasqua, si o no? | AppuntiCreativi

Ultimo incontro: Vincitore

Don Andrea ci aspetta in Chiesa, dove abbiamo iniziato il nostro percorso di Quaresima per parlarci di Vittore, l’agnello Vincitore.

Si racconta che tanti anni fa….                                      

Una volta all’anno il popolo di Israele si riuniva in gruppi. Le persone iniziavano a riflettere sul comportamento che avevano tenuto durante l’anno. Ognuno dei presenti scriveva su un foglio ciò che di bello e di brutto aveva fatto. I bigliettini poi venivano raccolti tutti insieme e, quelli che riportavano le cose brutte, venivano portati al tempio di Gerusalemme, consegnati al sommo sacerdote il quale li raccoglieva in una cesta e appoggiata sulla schiena di un agnellino. L’agnellino veniva lasciato andare e scappava fuori dal tempio, di corsa. “Signore, dimenticati delle cose brutte che abbiamo fatto e aiutaci a fare tante cose belle” dicevano le persone. Se l’agnellino non tornava indietro era il segno che “il Signore si era dimenticato di tutto e aveva perdonato”. Ogni anno questo rito si ripeteva fino ad un giorno…. Fino al giorno in cui, arrivando Gesù, ha detto che non c’era più bisogno di fare quel gesto ogni anno. Vi presento Vittore, l’agnellino Vincitore. Vittore è un agnellino Speciale che non avrà più bisogno di scappare e correre lontano dal tempio. Vittore sarà sempre con me. E le cose brutte? Chi le portava via, lontano? E le cose belle? Gesù prese un libro e lo aprì. Scrisse su quel libro le cose belle che avevano fatto i suoi discepoli. Chiuse il libro e ci mise sopra l’agnellino Vittore. “Gesù, e le cose brutte? Dove le scriviamo?” chiesero i discepoli. “Le cose brutte che avete fatto voi e chi vi seguirà, non c’è più bisogno che vengano scritte. Le porto io nel mio cuore. Le cose belle che saprete fare continueranno a restare scritte in questo libro speciale. Il libro di Vittore, l’agnello Vincitore. Verrà un giorno in cui il libro sarà aperto e ci saranno scritte tutte le cose belle che le persone hanno saputo fare, imitando l’esempio di Gesù. Le cose brutte, me le prendo tutte io con me. Nel mio cuore. Le perdono.

Vittore sarà il custode dei gesti di Bellezza dell’umanità”.

Ecco perché Vittore è rappresentato seduto sopra ad un libro

Percorso di Quaresima

Il pesce rosso - Lallohallo.com

Quarto Incontro: Abbondanza

Don Andrea ci aspetta per parlarci di Dante, il Pesce Abbondante…

e per ogni classe, c’è un dono speciale: un pesciolino rosso!

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C’erano pescatori tristi. Non avevano pescato nulla. Le reti vuote. Arriva un tale, con la barba che chiede loro: “Perché siete così tristi e amareggiati?” “Perché non abbiamo pescato nulla; le nostre reti sono vuote”. Rispondono. Lui dice loro: “Se volete iniziare a fidarvi di me tornate in mare, buttate le reti come io vi insegno e vedrete che arriverà tanto pesce”. I pescatori si fidano, tornano in mare e le reti si riempiono di tanto pesce abbondante. Giunti a riva, uno di loro di nome Pietro gli chiede: “Come ti chiamo tu, che ci hai fatto pescare in modo così abbondante?”. Il tale risponde: “Mi chiamo Gesù. Vi volete fidare di me, seguirmi e diventare miei amici?”. “Si!” rispondono. “Allora vi ricorderete di questo momento e vi ricorderete di Dante, il pesce abbondante”. Da quel giorno Pietro ed i suoi amici iniziarono a seguire Gesù ma nel cuore e nella testa portavano il ricordo di Dante, questo pesce Grande e Abbondante. Dante, il Pesce Abbondante che, tanti anni più tardi, quando Gesù vivrà l’esperienza della croce, aiuterà i discepoli a credere che – dopo che per tre giorni sparì dai loro occhi – è tornato più Bello e Grande di prima.

Proprio grazie a Dante, hanno potuto riconoscerlo là, sulle rive delle acque dove lo avevano conosciuto, nella Bellezza della sua Risurrezione.

I cristiani, per dire che da quel giorno credevano a Gesù Risorto, hanno iniziato a disegnare un “pesciolino”: Dante, il Pesce Abbondante

Dante, il Pesce Abbondante ci ricorda che Gesù promette ai suoi amici di stare con loro per sempre.

Gesù è sempre con noi.

Colazione di Primavera

Vettori e Illustrazioni di Clipart di primavera con download gratuito |  Freepik

21 marzo

Primo giorno di Primavera…

La natura inizia la sua festa di colori. Noi l’accogliamo così…

La Colazione di Primavera!

Dicono di noi: https://www.merateonline.it/notizie/135275/lomagna-una-colazione-in-compagnia-alla-scuola-materna

Percorso di Quaresima

Adotta una specie a distanza: balena

Terzo incontro: Ricominciare

Don Andrea ci aspetta al Parco Verde con un’amica speciale: La balena Fiona

Simbolo della capacità di Ricominciare. Ricominciare a Volersi Bene

Don Andrea ci racconta della balena Fiona che ha fatto una cosa stupenda.

Giona era un giovane a cui Dio ha dato un compito importantissimo. Gli ha detto: “Giona, sei giovane bravo e intelligente; ho tanta fiducia in te! Devi andare in una città chiamata Ninive a dire ai bambini di quella città che si stanno comportando troppo male; bisogna che iniziano a comportarsi bene: litigano sempre, disobbediscono ai genitori…Devi andare a dirgli che devono iniziare a Volersi Bene”. Giona all’inizio dice che va bene e chiede come deve fare. Dio gli dà le istruzioni: “Devi prendere una barca, andare in mezzo al mare, attraversarlo ed arrivare a Ninive”. E così fa Giona. Ma quando si trova sula barca inizia ad avere un po’ paura, inizia a pensare che i bambini di Ninive potrebbero non ascoltarlo ed arrabbiarsi con lui. Si nasconde sulla barca e non si fa vedere da nessuno. Continua ad avere sempre più paura ed anche la barca si trova nel mare che inizia ad agitarsi. Più aumenta la paura di Giona ad andare a Ninive, più aumenta il mare che si agita sempre di più. I marinai non capiscono perché il mare è così agitato (doveva essere così tranquillo!). “Se il mare è così agitato è perché sulla barca c’è qualcuno che non sta facendo quello che deve fare” – pensano i marinai! Ed Iniziano a cercare chi non sta facendo il proprio compito. Vedono Giona che si è nascosto e gli chiedono come mai è lì nascosto. Giona risponde con tante bugie. I marinai non gli credono e decidono di estrarre a sorte il nome di chi non sta facendo bene il suo compito. La sorte cade su Giona. I marinai prendono Giona e lo hanno buttato nel mare in tempesta. Giona non sapeva nuotare. Era molto spaventato. In quel momento arriva la balena Fiona e apre la sua bocca, facendo entrare Giona nella sua pancia. Giona si trova nella pancia della balena: tranquillo, al caldo, salvo. “Come ti chiami?” – chiede Fiona. “Giona. E tu?”. “Mi chiamo Fiona” -risponde lei. Giona: “Ma perché mi hai salvato?” “Ti ho salvato perché TI VOGLIO BENE. Perché Dio TI VUOLE BENE e perché so che avevi un compito importante che tu avevi pensato di non fare perché era un compito difficile ed hai avuto Paura. Dio però sa che tu lo puoi fare”. Fiona per tre giorni coccola Giona che è dentro alla sua pancia. Dopo tre giorni sono diventati molto amici e Fiona deve dire a Giona che ha terminato il suo compito: lo ha salvato dal mare, lo ha aiutato capire che andare a dire “che è bello volersi bene ed andare d’accordo” è una cosa grandissima.

Tu sei pronto ad andare a raccontarlo agli altri?

Sì. Sono pronto. Io posso farcela. Posso andare a raccontare che è bello volersi bene e comportarsi bene.

È bello saper ricominciare!

Fiona fa uscire Giona dalla sua bocca e lo pone sulla terra ferma si abbracciano e si salutano. Giona va a Ninive e mette in pratica tutto quello che grazie a Fiona ha imparato.

È bello saper ricominciare a Volersi Bene