

LE ORECCHIE DEL FOLLETTO, SCOPRI IL PARCO CON LE ORECCHIE APERTE!
I BAMBINI PICCOLI DELLA SCUOLA SCOPRONO SUONI E RUMORI DEL PARCO!
LASCIANO LE LORO IMPRONTE PER RINGRAZIARE IL FOLLETTO
IL FILO DI FRIZ CI HA PORTATO SUL CAMPO DI CALCIO
LE GAMBE SERVONO PER CORRERE COME I DISCEPOLI CHE CORRONO AL SEPOLCRO E LO TROVANO VUOTO
QUINTO INCONTRO DI QUARESIMA
Le gambe
Friz oggi ci ha portato sul campo da calcio. “Ha fatto una corsa e si è stancato”
Dobbiamo parlare delle GAMBE
Gesù lo hanno tolto dalla croce e lo hanno messo in una tomba.
Prima alcune donne, sono andate a portare dei profumi, dei fiori per sistemare. Si era fatto tardi, era arrivato il buio ed erano tornate a casa. La mattina presto, all’alba, dopo sono ritornate a sistemare meglio il corpo di Gesù e, DI CORSA, sono andate verso il sepolcro. Quando sono arrivate…. Il corpo di Gesù non c’era più, si sono domandate chi era stato a rubarlo e lo hanno chiesto ad un giardiniere “Hai forse spostato tu il nostro Gesù?”. Lui ha risposto: “Non sono un giardiniere, sono Gesù che sono tornato in vita. E devo ancora finire la mia missione”. E le donne piene di entusiasmo sono andate, DI CORSA con le loro GAMBE a cercare i discepoli Pietro, Giovanni, Andrea… per dire loro che hanno incontrato Gesù che è tornato in vita: Gesù è Risorto
Arrivano dai discepoli, chiusi in un locale a piangere la morte di Gesù. “Abbiamo incontrato Gesù che è tornato di nuovo vivo! Non è più morto. Lo abbiamo rivisto”. I discepoli sono increduli, non si fidano. Due di loro però, partono di corsa. Sono Pietro e Giovanni.
Giovanni è il più giovane dei due, corre più veloce; Pietro, più anziano, è leggermente più indietro e più affannato. Giovanni arriva per primo e vede che lì dove avevano lasciato Gesù non c’è più nulla, solo il telo col quale avevano coperto il corpo di Gesù. Quando arriva anche Pietro, Giovanni gli dice di andare a guardare. Pietro guarda, vede il telo e dice: “Le donne non ci hanno mentito. Hanno davvero incontrato Gesù che è tornato in vita”.
Ancora di corsa ritornano dai loro amici a raccontare tutto. A raccontare Gesù che è Risorto Davvero.
Ed ecco che Gesù appare in mezzo a loro: “Sono tornato in vita. Sono Risorto”
Questo racconto ci ha insegnato che le GAMBE sono importanti per correre ma bisogna saper aspettare anche chi resta un po’ indietro
IL FILO DI FRIZ CI PORTA IN CHIESA…
LE BRACCIA APERTE DI GESU’ IN CROCE
QUARTO INCONTRO DI QUARESIMA: le braccia
Friz ci riporta di nuovo in chiesa … forse a Friz piace tanto questo luogo.
Don Andrea, in accordo con Friz, ci racconta qualcosa di ancora più Difficile, di più Grande, ancora più Importante ed impegnativo; lo possiamo capire proprio bene.
Abbiamo un piatto con della tempera: dobbiamo colorare le BRACCIA.
E don Andrea ci coinvolge in un racconto bellissimo.
Ci invita a guardare alle BRACCIA di Gesù che sono APERTE.
La sera della cena di Pasqua, dopo che Gesù ha spezzato il pane, un suo amico lo tradisce. Va a cercare dei soldati, arrestano Gesù e lo portano davanti ad un giudice; il giudice credendo alle bugie che gli raccontano decide che Gesù deve essere messo in croce.
Ecco Gesù sulla croce.
Ai piedi della croce ci sono delle persone:
C’è la sua mamma: “Mamma ti voglio tanto Bene. Le mie BRACCIA APERTE sono un abbraccio che ti voglio regalare”.
C’è il suo amico Giovanni: “Ti voglio tanto bene, Giovanni. Come tu ne vuoi a me. Le mie BRACCIA APERTE, sono un abbraccio che io ti regalo per dirti che sei un Grande Amico e ti voglio tanto bene”.
Ai piedi della croce c’è anche un soldato, un po’ cattivo, che con un suo amico prende in giro Gesù: “Tu che eri tanto bravo a parlare, adesso che ti abbiamo messo sulla croce non puoi più fare nulla di buono”. E Gesù dice loro: “Le mie BRACCIA APERTE, sono aperte sulla croce perché io abbraccio anche voi. Voglio bene anche a voi”.
Vicino a Gesù ci sono da un lato e dall’altro due ladri, due delinquenti; due persone che hanno fatto tante cose brutte: “Noi siamo appesi sulla croce perché abbiamo fatto tante cose brutte, abbiamo rubato, siamo stati tanto cattivi con le persone. Ma tu? Sei stato così buono e sei qui con noi”. Gesù risponde: “Le mie BRACCIA sono APERTE sulla croce perché io voglio dare un abbraccio anche a voi. Voglio bene anche a voi due anche se avete fatto cose cattive”. In quel momento uno dei due ladri, quando sente Gesù, gli dice: “Gesù, perdonami!”
Le braccia di Gesù sulla croce sono aperte perché abbracciano tutti.
Quando guardiamo Gesù sulla croce, dobbiamo guardare alle sue braccia aperte di un bene che è per tutti
FRIZ, ROSY E DON ANDREA CI ASPETTANO IN CHIESA
DON ANDREA CI HA PARLATO DI GESU’ CHE CON LE SUE MANI SPEZZA IL PANE, ANCHE NOI FACCIAMO LO STESSO…
TERZO INCONTRO DI QUARESIMA
DON ANDREA CI RACCONTA QUALCOSA DI INTERESSANTE SULLE MANI
Friz è di nuovo uscito… Seguiamo il suo filo che ci conduce fino in chiesa…
Don Andrea ci dice che c’è un indizio. C’è un PANINO lasciato da Friz
Per che cosa ha usato il PANE Gesù?
La sera in cui Gesù ha lavato i piedi ai suoi amici era la festa di Pasqua ed aveva invitato i suoi amici ad una cena.
Durante quella cena Gesù ha detto delle bellissime parole ai suoi amici: “Dovete imparare a volervi bene l’uno con l’altro, ad Amarvi e Perdonarvi. Ad essere attenti l’un con l’altro”.
Ad un certo punto ha detto: “E’ facile volere bene agli altri quando il bene è ricambiato, ma è più difficile volere bene agli altri quando gli altri ci vogliono male”.
Gesù vuole dare l’esempio anche di questo; Gesù insegna che è importante volere bene anche a chi gli farà del male.
Lo ha insegnato in questo modo:
Ha preso il pane, il pane dell’amicizia, della BONTÀ, DELLA condivisione. Lo ha spezzato e lo ha diviso tra tutti i suoi amici.
Ma ha insegnato a dare un pezzo di pane anche a chi non ci vuole bene “Io ti voglio bene lo stesso”.
Gesù quella sera ha spezzato il pane dell’amicizia e dell’amore per tutti
Da quella sera i discepoli di Gesù, ogni domenica, hanno ripetuto lo stesso gesto: “Si ritrovano, prendono il pane, lo spezzano e lo distribuiscono tra di loro”
LE MANI DI GESù CI Insegnano AD ESSERE DEI BAMBINI CHE “SPEZZANO IL PANE DEL Bene per tutti”
…CHE CI LEGGE DELLE STORIE…
SEGUENDO IL FILO DI FRIZ SIAMO ARRIVATI IN CHIESINA DELL’ORATORIO…
DON ANDREA CI HA PARLATO DEL GESTO DI GESU’ CHE LAVA I PIEDI AI SUOI AMICI
SEZONDO INCONTRO DI QUARESIMA
DON ANDREA CI RACCONTA QUALCOSA DI INTERESSANTE SUI PIEDI
Friz è di nuovo uscito… Seguiamo il suo filo che ci conduce fino alla Cappellina dell’oratorio. Vuole che ascoltiamo qualcosa di importante…
Don Andrea ci racconta …
Friz vuole dirci qualcosa dei Piedi. E vuole che parliamo dei Piedi pensando al Cuore. C’è stato qualcuno che ci ha insegnato ad Amare anche facendo qualcosa con i Piedi.
Don Andrea ci fa vedere una brocca ed un catino che ha trovato in oratorio…e ci racconta che tanti anni fa, al tempo di Gesù, le persone calzavano i sandali. A differenza delle scarpe che sono chiuse, i sandali sono aperti ed hanno dei buchi: se si cammina dove c’è la terra il piede si sporca.
Per questo motivo al tempo di Gesù – ma anche tanti anni prima – avevano inventato un gesto molto bello per accogliere le persone che arrivavano in casa.
Il padrone di casa, quando arrivavano degli ospiti, chiamava un servo e gli diceva: “Lava i piedi ai miei ospiti, perché possiamo mangiare con i piedi puliti”.
Anche Gesù un giorno ha invitato i suoi amici per una cena; era una cena molto speciale perché era la cena più importante di tutto l’anno: La cena di Pasqua in cui si ricordava che Dio aveva liberato il suo popolo, aveva dato loro i comandamenti per volersi bene, una bella terra dove vivere felici. Ogni anno si faceva questa grande cena in cui si ringraziava Dio per l’Amore ed il Bene che gli aveva voluto.
Gesù conosceva già i suoi discepoli da tre anni ed aveva più di una volta detto a loro:” Io vi Amo tanto, vi voglio molto Bene. Vorrei che anche voi imparaste a volervi molto bene gli uni gli altri”.
Quella sera Gesù accoglie i suoi amici per una cena speciale e ben preparata: un bel tavolo con una tovaglia, dei bei piatti e bicchieri; aveva cucinato dell’agnello con erbe da mangiare, il pane azzimo. Aveva preparato tutto perché i suoi discepoli potessero vivere con lui una bella cena.
Gesù, prima di iniziare la cena, stupisce suoi discepoli.
Gesù si toglie la veste più bella, prende uno strofinaccio e se lo lega intorno al corpo. Poi, prendendo la brocca ed il catino, si avvicina al primo dei discepoli, gli sfila il sandalo dal Piede, comincia a lavarlo; lo asciuga, lo bacia e dice: “Come io vi sto amando lavandovi i piedi anche voi dovrete imparare ad amarvi e volervi bene gli uni agli altri”.
Interviene Pietro: “Ma tu sei il Maestro, il Capo non puoi lavare i piedi. Non sei un servo”.
Risponde Gesù: “Se voi volete davvero essere i più grandi, se volete davvero amare gli altri dovete imparare a fare i gesti più umili, quelli che fanno i servi”.
E Gesù continuò a lavare i piedi a tutti gli altri suoi amici.
Nel mondo, di solito, le persone importanti si fanno servire dagli altri; se volete imparare a comandare nell’amore dovete imparare ad amare i vostri amici, iniziando dai gesti semplici ed a servire gli altri. Da quel giorno, tutti gli anni, gli amici di Gesù ricordano il gesto d’amore di Gesù …
I piedi di cui ci parla Gesù, sono piedi che ci insegnano ad amare. Ci insegnano a fare gesti umili che parlano di Amore.
Lavare i piedi significa che chi è grande fa un gesto di amore per chi è più piccolo, chi è in difficoltà. Chi ci è amico.
Impegniamoci anche noi a “lavare i piedi” come Gesù ci ha insegnato.
Come i nostri genitori non hanno paura di aver cura dei loro bambini così in classe aiutiamo i nostri compagni